La varietà Robusta è una delle due specie di caffè più diffuse in commercio insieme all’Arabica. Da queste due specie, o meglio sottospecie, vengono ricavate le miscele di caffè varietà Robusta, varietà Arabica o un mix di tutt’e due.
Tra l’una e l’altra sottospecie esistono diverse differenze, a partire dai luoghi di produzione fino al contenuto di caffeina per arrivare al gusto finale. A livello genetico le due varietà sono diverse: la miscela Arabica ha 44 cromosomi, la Robusta esattamente la metà.
La varietà Robusta a differenza dell’Arabica cresce bene a quote più basse, da sopra il livello del mare fino a 600/900 metri di altezza e come dice la parola stessa è molto resistente, cioè meno soggetta a parassiti, malattie e shock climatici: non necessita di molte cure e non presenta difficoltà anche in climi caldo-umidi.
Resistendo bene a umidità e sbalzi termici la Robusta ha un’elevata produttività e rappresenta oggi circa 1/3 della produzione mondiale di caffè. Passando alla forma dei chicchi, quelli del caffè varietà Robusta sono più duri e di forma più tondeggiante con un solco abbastanza lineare rispetto a quelli di arabica che sono invece allungati, ovali, con solco più irregolare. Questa qualità viene coltivata soprattutto in Africa occidentale e nel continente asiatico.
Questa varietà ha quasi il doppio di caffeina rispetto all’arabica e meno zuccheri quindi ha un gusto più amaro. Il caffè che ne deriva è caratterizzato soprattutto da una grande corposità, è più scuro e cremoso ma meno aromatico, per la minor presenza di oli, rispetto a un caffè varietà Arabica. Un caffè robusta ha un sapore cioccolatato con note acidule per un retrogusto duraturo. Il suo grado di caffeina a seconda delle varietà e dell’andamento climatico viene in genere compreso tra l’1,7% e il 3,5-4%, circa il doppio di quello della qualità arabica.