Esistono numerose varianti alla preparazione del caffè. Scopriamone qualcuna:
Caffè Turco
Consiste nel riempire d’acqua un recipiente di rame nel cui fondo viene sistemata la polvere bruna macinata molto finemente, il recipiente si pone poi sul fuoco e l’infuso deve bollire dolcemente sino a che la polvere non sale in superficie per due volte. Se ne ricava un caffè denso e bollente che si serve dopo una discreta attesa necessaria a che la polvere si depositi sul fondo. Si serve in minuscole tazzine senza manico: il calore del caffè deve essere il più possibile a diretto contatto con la mano. Secondo un antico detto arabo il caffè deve essere, infatti, caldo come l’inferno, nero come la notte e dolce come l’amore.
Per infusione
È il modo più antico di fare il caffè. Si versa l’acqua bollente sul caffè macinato, si mescola, si lascia in infusione da tre a cinque minuti e si passa con un colino. Simile al caffè turco.
Per bollitura
È una variante del sistema alla turca, tuttora molto diffusa nel mondo. Si fa bollire l’acqua con la polvere di caffè; quando la polvere si deposita sul fondo, si cola versando lentamente nelle tazze, mentre l’acqua è ancora in ebollizione.
Per filtrazione
È il sistema più diffuso nei Paesi nordici, in Francia e negli Stati Uniti, dove il rito del coffee break è istituzionalizzato come momento di stacco dal ritmo di lavoro. Si prepara facendo bollire l’acqua in un pentolino e la si versa sul caffè nel filtro di carta, collocato su una caraffa termoresistente.
Alla napoletana
Nell’apposita “macchinetta”, si riempie il cestello con il caffè macinato fine, si versa l’acqua nella parte inferiore, e si avvita la parte superiore. Quando l’acqua bolle si toglie dal fuoco e si capovolge; si attende qualche minuto, in modo che l’acqua scorra attraverso la polvere di caffè, e si serve.
Con la moka
È la comune caffettiera, un accessorio che non manca mai nelle case italiane. Si tratta di un’ingegnosa macchina formata da tre parti, collegate tra loro, in cui l’acqua passa attraverso il caffè grazie alla pressione fornita dal vapore.
Espresso
È il tipico caffè italiano, famoso nel mondo per il suo gusto inconfondibile. La macchina che siamo abituati a vedere nei bar è stata inventata nel 1946 da Achille Gaggia. Questo metodo consente di ottenere in breve tempo una bevanda concentrata dal gusto intenso e persistente. La caratteristica cremosità dell’espresso è dovuta all’emulsione degli oli contenuti nel chicco. Sembra che il caffè espresso sia stato escogitato da un napoletano che considerava eccessivo il tempo di preparazione della sua caffettiera casalinga e se ne fece costruire una personale da un ingegnere milanese. Il prototipo di macchina espresso è stato presentato nel 1855 all’Esposizione Universale di Parigi.